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Noto. Petizione contro la visita del principe Emanuele Filiberto di Savoia

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Noto. Petizione contro la visita del principe Emanuele Filiberto di Savoia
22 aprile
13:22 2016

Noto – Parte una petizione contro la visita del principe Emanuele Filiberto di Savoia che sarà ospite della città di Noto il prossimo 14 Maggio 2016. Il principe parteciperà ad un cerimonia religiosa all’interno della basilica cattedrale di Noto, visiterà palazzo Ducezio dove sono custodite le testimonianze delle visite in città dei suoi avi e sarà il testimonial dell’edizione dell’Infiorata. Un coro di no si è sollevato da Sinistra Ecologia e Libertà Circolo di Noto, da Noto Libera Democrazia e Partecipazione, da Noto Ambiente, dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Comitato Provinciale Siracusa, dal Comitato diritti dei Cittadini Noto e dall’A.N.P.I. Noto

<<Un sentimento di vergogna assale noi cittadini di Noto nell’apprendere che – scrivono le associazioni e i partiti – in occasione dell’intitolazione di uno degli altari della Cattedrale Basilica di San Nicolò alla Beata Maria Cristina di Savoia verrà ospitato , accolto dal sindaco , Emanuele Filiberto erede della dinastia dei Savoia tristemente famosa. Di essa infatti bisogna ricordare i vari massacri del risorgimento Italiano ( dal 1860 in poi ) : il massacro del sud , con i morti le cui teste mozzate venivano mostrate ai sudditi come macabro monito ; il bombardamento dell’artiglieria , durante lo stato d’assedio dichiarato dai Savoia nelle quattro giornate di Milano del maggio 1898 , al comando del generale Bava Beccaris  ( ringraziato dall’allora primo ministro Antonio di Rudinì ) con più di cento morti e 400 feriti tra i dimostranti che richiedevano la diminuzione delle esose tasse sul grano e sul pane ; la prima grande guerra mondiale del 15-18 dai Savoia voluta e costata una enorme carneficina , soprattutto di figli del sud , per la conquista di Trento e Trieste ; i morti ammazzati dal fascismo alla cui conquista del potere contribuì , in modo determinante , la mancata proclamazione dello stato d’assedio per la marcia su Roma dei fascisti e il conseguente incarico di capo del governo a Mussolini ; la proclamazione delle leggi razziali e dei tribunali speciali con le migliaia di persone ( uomini , donne e bambini ) deportati nei campi di sterminio; la dichiarazione di guerra contro gli alleati e al fianco della Germania nazista nella seconda guerra mondiale e, dopo quattro anni di indicibili sofferenze di tutti gli Italiani e migliaia di morti , la fuga di tutta la corte dei Savoia, in siti più sicuri, lasciando il proprio regno in balìa dell’invasore. Anche per questo i Nostri Padri Costituenti decretarono nella Costituzione l’esilio dei Savoia col divieto d’ingresso in Italia e il sequestro di tutti i loro beni come forma di risarcimento per tutta la Nazione , divieto rimosso solo nel 2002 quando con legge costituzionale è stata abolita la XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione a cui , i Savoia, hanno risposto chiedendo un risarcimento di 170 mln di € come risarcimento per l’esilio oltre alla restituzione dei beni privati confiscati dallo Stato nel 1948! Ecco, ci chiediamo come può il Sindaco, Istituzione di Stato, accogliere l’erede di una dinastia che ha chiamato in giudizio lo Stato stesso! E tutto questo proprio nell’anno del 70° anniversario della Repubblica Italiana! Noi continuiamo a stare dalla parte della Repubblica! Chiediamo al Sindaco quali siano i costi, a carico di tutti i cittadini , di tutta questa operazione che, sembra, sia stata anticipata per usi elettoralistici e , non avendo assolutamente nulla in contrario alla celebrazione religiosa, invitiamo tutti i cittadini a firmare la petizione al Sindaco per fermare tutto ciò!>>

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