Gazzetta del Mediterraneo

Pachino: il mistero della busta sigillata e del consiglio comunale a porte chiuse

Pachino: il mistero della busta sigillata e del consiglio comunale a porte chiuse
09 febbraio
15:45 2017

C’è un mistero che aleggia su Pachino, degno di Hercule Poirot, il più noto dei personaggio di Agatha Christie. Ecco di cosa si tratta.

PACHINO.  Perchè una relazione dei revisori dei conti viene notificata in busta chiusa e sigillata ai consiglieri comunali? Perché si parla di trattare un punto all’ordine del giorno  a porte chiuse nella prossima seduta di consiglio comunale? Cosa sta accadendo?  Al momento nulla è dato sapere ma aleggia nell’aria un certo mistero.  Insomma a dirla proprio con il famoso e baffuto personaggio di Agatha Cristie ‘Carte in tavola’,  parafrasando il titolo del giallo datato 1936 che vede  Hercule Poirot protagonista  venire a capo di una vicenda intricata.

Che cosa si sa. C’è una relazione dei Revisori dei Conti avvolta dal mistero. I revisori avrebbero protocollato la relazione rigorosamente in busta chiusa nel novembre dell’anno scorso. I consiglieri comunali, almeno quelli di opposizione, sarebbero venuti a conoscenza di questa busta con all’interno la relazione solo da qualche giorno e ne avrebbero immediatamente chiesto copia. La relazione sarebbe stata trasmessa ai consiglieri rigorosamente in busta chiusa con la dicitura ‘riservato’. Perchè tutto questo mistero attorno ad una relazione dell’organo comunale di controllo dei conti?

 Viene spontaneo chiedersi: cosa c’è scritto nella relazione dei revisori dei conti? Chi sapeva della busta?  Perchè l’argomento viene fuori solo dopo quasi tre mesi? Qualcuno doveva informare prima i consiglieri comunali? Fatto sta che una busta, con all’interno la relazione,  sarebbe destinata  anche alla Procura della Corte dei Conti. Il chè lascerebbe presupporre che potrebbe trattarsi di un argomento di natura economico-finanziaria.

Ma i misteri non finiscono qua: si vocifera infatti di un prossimo consiglio comunale che potrebbe essere espletato a porte chiuse, dunque senza la presenza del pubblico ma solo dei consiglieri comunali. Si tratta di una procedura prevista dalle normative vigenti oltre che dal regolamento del consiglio comunale ma un po’ particolare nella prassi. A questo punto è d’obbligo chiedersi: il contenuto della busta sigillata ha a che vedere con un possibile consiglio comunale a porte chiuse?

Va da se notare che sia la consegna di una relazione in busta chiusa sia la richiesta di consiglio comunale, o di un punto del consiglio comunale, da trattare  a porte chiuse, sono prassi, e non solo negli enti pubblici, che vengono usate nella maggior parte dei casi quando si trasmettano atti o si sia chiamati a discuetere di fatti riconducibili ad uno o più soggetti in maniera specifica per i quali si vuole  tutelare la privacy.

Pane per i tuoi denti Hercule Poirot!

 

 

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