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Noto. Grande successo per il concerto della Fanfara dei Carabinieri di Sicilia

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Noto. Grande successo per il concerto della Fanfara dei Carabinieri di Sicilia
05 aprile
11:43 2016

Noto – Una emozione dietro l’altra ma soprattutto grandi riconoscimenti, partecipazione, condivisione. E riconoscenza, come quella dimostrata dal sindaco di Noto Corrado Bonfanti al termine del Concerto del XII Battaglione della Fanfara dei Carabinieri di Sicilia che si è svolto al Teatro Tina Di Lorenzo.
“Quando abbiamo pensato a questo evento, insieme con il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Luigi Grasso, si era detto che lo scenario naturale sarebbe stato piazza Municipio sotto la Cattedrale affinché tutti i netini avessero potuto condividere questo evento – ha detto il sindaco Bonfanti –; ma il tempo non è stato clemente, anche se il tempo non ci ha fermato. E lo spettacolo è andato comunque in scena”.
Applausi scroscianti per la Fanfara diretta dal Maresciallo Capo Paolo Mario Sena, netino doc, con cui si è a lungo complimentato il sindaco Bonfanti a fine serata. Uno scambio reciproco di apprezzamenti, come testimoniato dall’omaggio che la Fanfara ha offerto prima della gran chiusura con “La Fedelissima” di Cirenei (la marcia d’ordinanza dei carabinieri) e l’Inno di Mameli, suonando “Un amore così grande”, brano storico del repertorio della musica italiana scritto da Guido Maria Ferilli per la musica e Antonella Maggio per il testo nel 1976. Come detto, gli applausi non si sono risparmiati fra la numerosissima platea, dopo aver ascoltato le altre sinfonie in programma.
“Una serata bellissima – ha aggiunto il primo cittadino netino – e di questo ringrazio il Comandante Generale Ghiselli, il Comandante della Regione Sicilia, il Generale Galletta, tutte le autorità, il prefetto Gradone, tutti i componenti dell’arma dei carabinieri, il maestro netino Sena, tutti i maestri musicisti che ci hanno fatto vivere dei momenti straordinari. Le cattive condizioni climatiche non ci hanno permesso di far svolgere il Concerto ai piedi della Cattedrale ma la condivisione con tutta la comunità netina c’è stata: è proprio questo lo spirito che volevamo trasmettere per i 20 anni della ricostruzione dal crollo della cupola di San Nicolò. Cioè un rapporto diretto tra la fanfara e la comunità, come diretto è il rapporto quotidiano dei carabinieri con la gente. Volevamo celebrare nel modo migliore la ricostruzione della Cattedrale, per il significato laico che riveste, visto il grande lavoro ben coordinato dalla prefettura, con la protezione civile, la Soprintendenza, le maestranze, tutti gli artisti: un unicum che ha fatto vedere l’immagine di un’Italia che lavora, l’Italia delle professioni, delle trasparenze, della legalità, delle competenze, delle regole rispettate”.
Condivisione e apprezzamenti che sono stati propri anche del comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Luigi Grasso: “Un grande lavoro di squadra sfociato nella musica affinché tutti avessero potuto carpirne il messaggio: i carabinieri sono sempre a contatto con il cittadino, sono al servizio di tutti per il rispetto di quelle regole che devono essere alla base di una società civile, sana, migliore dunque”.

 

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