Gazzetta del Mediterraneo

Finisce in parità tra Palazzolo e Gela, Cutrufo sui tafferugli “Una vergogna”

Finisce in parità tra Palazzolo e Gela, Cutrufo sui tafferugli “Una vergogna”
17 novembre
12:34 2014

Palazzolo – Gela 2-2

Palazzolo: Aglianò, Saraceno, Salvadori, Quarto (52’ Linares), Gallo, Ricca, Sollano, Nastasi, Sirugo (84’ Lentini), Miraglia, Germano (46’ Genovese). A disp. Occhipinti, Carilli, Accardo, Gallo. All. Attardo.

Gela: Gerbò, Campanaro, Koffi, Di Paola, Italiano, Cutaia, Falsaperla (65’ Cannizzaro), Nicotra (58’ Genova), Alma, Mezzasalma, Vella (37’ Dal Piva). A disp. Caniolo, Runza, Ascia, Bessio. All. Brucculeri.

Arbitro: Filippo Prior di Ivrea, assistenti Emanuele Di Giuseppe e Salvatore Maccarone di Acireale.

Reti: 50’ Alma, 60’ Miraglia, 85’ Mezzasalma, 88’ Sollano.

Gara al cardiopalma allo “Scrofani Salustro”, con un Palazzolo mai domo che spreca, recupera per due volte il risultato, ma, ancora una volta, non riesce nell’intento di conquistare l’intera posta in palio pareggiando con il Gela 2-2 nel big-match dell’undicesima giornata di Promozione. Lo splendico spettacolo offerto dalle due squadre nel rettangolo di gioco, purtroppo, è stato parzialmente “rovinato” dagli incidenti che si sono verificati dopo il triplice fischio finale, quando un gruppo composto da poco più di una cinquantina di tifosi gelesi, dopo aver lasciato il settore ospiti, si è diretto verso l’entrata principale dello stadio aggredendo alcuni carabinieri. Chi aveva assistito alla gara ed in quel momento si trovava ancora in tribuna, tra l’altro, ha vissuto degli attimi di paura visto che i tifosi del Gela hanno provato a più ripetizioni ad entrare nell’impianto sportivo. Per calmarli, in seguito ad uno scontro impari con i pochi rappresentanti delle forze dell’ordine, è servito l’intervento del tecnico della squadra ospite Brucculeri. Uno spettacolo davvero brutto (agli episodi di violenza hanno assistito tante donne e bambini) che tutti, in primis il presidente del Palazzo Graziano Cutrufo, hanno condannato con forza. A scatenare gli animi dei sostenitori ospiti ed il conseguente parapiglia sarebbero state le discussioni “animate” verificatesi nel rettangolo di gioco e negli spogliatoi tra i tecnici delle due squadre ed alcuni dei giocatori protagonisti della gara. Venendo alla cronaca del match si comincia, al 12’, con un’azione ubriacante del centrocampista gialloverde Quarto, che s’invola sul settore di destra, salta due difensori in slalom e mette in mezzo un invitante pallone per l’accorrente Sollano il quale, però, manda alto da buona posizione. I gelesi, dal canto loro, tengono bene il campo dimostrando di essere pericolosi soprattutto grazie alla velocità di Mezzasalma e di Alma. La prima vera occasione per passare in vantaggio, però, ce l’ha il Palazzolo: è sempre Quarto, al 15’, a eludere l’intervento della difesa ospite e ad imbeccare centralmente Sirugo che controlla e calcia dal limite mandando il pallone vicinissimo al palo della porta difesa da Gerbò. Al 22’ è Ricca, sugli sviluppi cdi un calcio di punizione di Miraglia, a colpire di testa ma il pallone sfiora il palo alla sinistra di Gerbò. Alla mezz’ora tocca a Nastasi, sempre di testa, ma il pallone termina alto. Col passare dei minuti il Gela arretra notevolmente il baricentro della sua azione e rischia di capitolare anche al 34’, sul gran calcio di punizione di Miraglia: nell’occasione il portiere ospite rimane fermo a guardare ma il pallone sembra proprio non voler entrare. Al 36’, sul versante opposto, arriva il primo squillo della formazione biancazzurra, che colpisce un clamoroso palo con Mezzasalma a chiusura di una rapida azione di rimessa. Allo scadere del primo tempo, poi, i piani del Palazzolo si complicano notevolmente visto che la squadra di Massimo Attardo in dieci per il doppio giallo ed il conseguente rosso rimediato nel giro di pochi minuti dal difensore Salvadori: motivo, questo, che in avvio di ripresa induce lo stesso Attardo ad inserire il difensore Seby Genovese al posto dell’attaccante Andrea Germano. Anche in dieci, comunque, il Palazzolo prova generosamente a fare la partita incontrando, tuttavia, qualche difficoltà, soprattutto nel reparto nevralgico del campo. La prima conclusione del secondo tempo, al 49’, è del Gela, con Alma che di sinistro manda il pallone alto dopo un’azione insistita di Koffi. E’ il preludio alla rete del vantaggio degli ospiti che arriva al 50’ in seguito ad un corner di Mezzasalma e ad uno splendido colpo di testa in avvitamento di Alma. Il Palazzolo, però, non ci sta e dopo 10 minuti perviene al meritato pareggio: è Miraglia, dopo una splendida triangolazione stretta con Sirugo, a battere Gerbò con un destro imparabile che rimette in risultato in equilibrio. Al 76’ è ancora Miraglia, con una punizione dai 35 metri, a trovare un grandissimo intervento salva-risultato di Gerbò. La squadra di casa vuole vincere a tutti i costi ed ha la possibilità di giocare gli ultimi 13 minuti più recupero in parità numerica a causa dell’espulsione rimediata da Alma, anche lui punito dopo un doppio giallo. Saltati tutti gli schemi, dunque, il Palazzolo si getta in avanti a testa bassa ma al 78’ rischia grosso su un tiro dalla lunghissima distanza di Campanaro dopo un rinvio di Aglianò: nella circostanza è lo stesso numero uno gialloverde, con un gran colpo di reni, a parare in tuffo e a dare avvio ad un’azione di rimessa del Palazzolo che vede Sollano rendersi protagonista di un tiro-cross velenosissimo deviato in angolo da Gerbò. La squadra di casa continua a spingere sull’acceleratore ed il Gela appare sempre più stanco e confuso: su un repentino ribaltamento di fronte in seguito all’ennesima azione tambureggiante del Palazzolo, però, sono gli ospiti a trovare inaspettatamente la via del gol, grazie a Mezzasalma. Ma non è ancora finita e all’88’ il direttore di gara assegna il penalty ai gialloverdi per un palese fallo di mano in area di Italiano, che viene anche espulso: dagli undici metri, però, Miraglia si fa ipnotizzare da Gerbò con Sollano che, tuttavia, è abilissimo a proiettarsi sulla sfera per il tape-in vincente. Il 2-2 dà un’ulteriore spinta emotiva alla formazione iblea, che nel recupero, con il sostegno del suo pubblico, tenta il tutto per tutto: nonostante un paio di tentativi e qualche mischia, comunque, il Palazzolo non riesce più a trovare il gol-vittoria ma lascia il campo tra gli applausi scroscianti del pubblico. Sulla via per gli spogliatoi vola qualche parola di troppo tra i giocatori; subito dopo, all’ingresso dello stadio, gli incidenti che chiudono la giornata in maniera davvero triste.

 

“Ancora una volta abbiamo dimostrato come si gioca a calcio recuperando il risultato per ben due volte dopo aver subito dei gol rocamboleschi: resta, tuttavia, il rammarico per non essere riusciti a passare in vantaggio in modo da poter gestire la gara in maniera diversa e per non averla chiusa nel finale, quando i nostri avversari erano alle corde”. Il “patron” dei gialloverdi, Graziano Cutrufo, analizza a mente fredda l’esito della travagliata giornata di ieri, con la sua squadra che ha colto il terzo pareggio consecutivo in campionato (2-2 con il Gela al termine di una meravigliosa partita) prima che un gruppo di facinorosi rovinasse una bella giornata di sport dando vita a degli incidenti all’ingresso dello “Scrofani Salustro”. “Non siamo di certo abituati a veder piangere i nostri bambini per una partita di calcio nè a fronteggiare situazioni di questo genere”, sottolinea il presidente in merito a quanto è accaduto nel dopo-gara all’ingresso dello stadio, con un nutrito gruppo di tifosi gelesi che voleva a tutti i costi raggiungere gli spogliatoi dopo aver abbandonato il settore ospiti e gli scontri con i pochi carabinieri in servizio. “Sono deluso e dispiaciuto, – ha detto il presidente Cutrufo a proposito degli incidenti – considerando anche l’amicizia che mi lega al presidente del Gela Tuccio. Bisogna ricordare, però, che già prima dell’inizio della gara i loro tifosi avevano forzato gli ingressi del settore ospiti rompendo una rete e che molti hanno raggiunto la gradinata senza pagare il biglietto. Anche se a fine gara in campo i nervi erano tesi non è mai giustificabile un comportamento di questo tipo da parte di chi assiste ad un evento sportivo dagli spalti. Si tratta di scene brutte che nel calcio non dovrebbero mai verificarsi, – ha aggiunto – in tribuna, tra l’altro, nel momento in cui i tifosi stavano cercando di rientrare dopo aver lasciato il loro settore, c’erano tante donne e bambini terrorizzati”. Tornando al match e alla buona prova fornita dalla squadra, Graziano Cutrufo si dice soddisfatto nonostante qualche distrazione di troppo. “Abbiamo fatto una gran partita – spiega – e se continuiamo con questo spirito possiamo riuscire a colmare il divario che ci separa dalla vetta. Dovevamo vincere, è vero, ma purtroppo le cose non sono andate come avevamo previsto. La reazione della squadra, comunque, mi lascia ben sperare. Andiamo avanti su questa strada e proviamo ad essere più cinici e determinati evitando le distrazioni”. Anche mister Attardo è dello stesso parere: “Essere rimasti in dieci per gran parte della gara ha scombussolato i nostri piani, – ha detto – ma i ragazzi ci hanno messo l’anima e nel finale potevamo anche chiuderla. Abbiamo già incontrato tutte le formazioni che ambiscono al salto di categoria, e, sinceramente, – ha aggiunto – possiamo dire di non essere inferiori a nessuno. Anche oggi, infatti, se c’era una squadra che ha giocato per vincere fino all’ultimo secondo di recupero è stata la nostra. Purtroppo la classifica non ci sorride ma i conti li faremo a fine stagione”.

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