Gazzetta del Mediterraneo

Noto calcio, situazione complicata e appesa ad un filo, rischi seri per il futuro della squadra granata

Noto calcio, situazione complicata e appesa ad un filo, rischi seri per il futuro della squadra granata
04 luglio
00:12 2014

di Paolo Interlando

Noto – <<Non mollerò fino all’ultimo alito di speranza, che non è ancora morta e morirà per ultima>>. Sono le parole del primo tifoso del Noto, il Sindaco Corrado Bonfanti, di cui è anche stato giocatore, allenatore e presidente. Una speranza per la folle corsa matta e disperata, affinché si perfezioni l’iscrizione della squadra al campionato nazionale di Serie D. Il primo cittadino e la società granata, infatti, stanno lavorando giorno e notte per trovare in meno di dieci giorni i 50 mila euro necessari (di cui 31 mila per la fideiussione) per i diritti d’iscrizione.

Tutti appesi ad un filo, molto sottile, che rischia di spezzarsi anche per i problemi relativi al manto erboso del “Palatucci”, abbandonato a se stesso, e a quel meno 2 nella casella dei punti in classifica, qualora si riuscisse ad iscrivere la squadra, per non aver adempiuto entro i tempi regolamentari alla risoluzione delle vertenze di Angelo Galfano e Giuseppe Moro. Tutto finito? No! Perché il filo potrebbe spezzarsi già prima del perfezionamento dell’iscrizione, con la palla, quella più importante, che spetta alla Co.Vi.So.D (la Commissione di Vigilanza sulle società di calcio dilettantistiche), una “corte dei conti” della Federazione, che si avvarrà, per i controlli sulle ammissioni al campionato, delle segreterie del comitato LND, affinché tutti i debiti insoluti delle gestioni precedenti siano state sanati.

La speranza però non vuol dire soltanto disperazione rimandata, perché è arrivata una prima risposta dell’amministrazione comunale, che ha finanziato la spesa complessiva di 4165,00 € alla voce “Contributo USD Noto Calcio” per la stagione 2014. Qualcosa incomincia a muoversi? Chi lo sa! Intanto, il direttore sportivo Vittorio Strianese, protagonista insieme al tecnico Giancarlo Betta della quarta salvezza della squadra granata nel torneo di Serie D, arrivata tra l’altro in un clima surreale per la tragica situazione economica, resta alla finestra, ma non a guardare. È già con le mani in pasta e con i primi colpi di cannone per il calciomercato, pronti a “spararli” qualora la situazione dovesse sbloccarsi.

L’allenatore Betta parla di patti non onorati, la data di scadenza era il 30 Giugno che è stata superata, possibile l’avvio di contenziosi e vertenze: <<Abbiamo disputato una grande stagione – ha detto Betta – e, nonostante tutto, abbiamo conquistato i punti salvezza. L’amarezza resta perché avevamo avuto delle garanzie e, siccome viviamo tutti di questo lavoro, in questo momento devo dire che ci troviamo in grandissima difficoltà. Dunque, fino a quando non salderanno queste situazioni, non ci potranno essere nuove collaborazioni>>.

E lo sponsor sloveno? E il “pampa” Sosa? Anche loro restano alla finestra aspettando il pagamento dei debiti insoluti della passate stagione? Le clamorose vicende di dissesto di società calcistiche di questi ultimi anni rientrano, in realtà, nell’alveo più ampio della profonda crisi che attraversa il mondo del calcio e che riguarda ormai tante importanti società, fortemente ridimensionate. E ciò impone, sul piano generale, una complessiva riflessione sull’opportunità di adottare efficaci misure per ripristinare trasparenza e regolarità nel settore dello sport professionistico. Se son rose…

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