Il sindaco Giuseppe Mirarchi perde altri pezzi. Si è dimesso ieri l’assessore alla pesca e alle attività produttive, Giuseppe Cannarella, referente dell’area Ncd in seno alla giunta comunale. La conferma delle dimissioni è arrivata lunedì sera. Nella lettera di dimissioni, Cannarella avrebbe evidenziato ragioni di natura strettamente personale.

Tuttavia, dopo la slavina che ha travolto la maggioranza il mese scorso, in occasione del passaggio consiliare per le variazioni di bilancio, in tanti, nel comune marinaro, vedono nelle dimissioni dell’assessore alla pesca un ulteriore segnale di difficoltà per il sindaco. Cannarella si è messo in evidenza, in questi mesi, per l’attivismo sul fronte della riapertura del mercato ittico che, al momento, resta chiuso salvo per situazioni occasionali come il catering effettuato nei giorni scorsi in seguito ad un convegno svoltosi in tema di scienza e immigrazione. Restano sul tavolo tutti i problemi che il sindaco deve affrontare, a partire dalla perdita della maggioranza in consiglio comunale. Ad oggi, infatti, Mirarchi può contare solo su quattro consiglieri comunali (Chiavaro, Burgaretta, Litrico e Miceli), appena sopra la soglia minima che fra due anni potrebbe anche determinare la fine anticipata della consiliatura con la mozione di sfiducia.

Sul versante dell’opposizione, il consigliere Edi Pisana chiede nuovamente chiarimenti sulla gestione idrica. <Mancano il regolamento e le tariffe – ha detto Pisana – quanto dobbiamo ancora aspettare? Bisogna al più presto programmare il passaggio consiliare per trattare questo argomento molto importante per i cittadini dato che ad oggi il servizio idrico sta costando oltre novemila euro al mese, iva compresa>.

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