Noto – C’è l’impegno personale del sindaco Corrado Bonfanti sulla vicenda riguardante i 131 ex precari del Comune di Noto. Una sentenza del giudice del lavoro ha annullato l’iter di stabilizzazione e il primo cittadino ha annunciato che sarà in prima linea per risolvere la questione. <<Non saranno lasciati soli e seguirò personalmente tutto l’evolversi della vicenda, nel rispetto di tutti gli attori coinvolti – ha detto Corrado Bonfanti -. Non mi risparmierò e percorrerò tutte le strade che possano ridare dignità a tanti padri e madri di famiglia che nel corso di questi quattro anni, certi di un futuro, per quanto non completamente soddisfacente, hanno programmato la vita delle loro famiglie. Non permetterò a nessuno di speculare sulla vicenda promettendo o assicurando interventi diretti o indiretti non rispettose del dettato giurisdizionale e non rispettose delle norme di legge>>.

Bonfanti annuncia le azioni programmate nell’immediato per affrontare le vicenda che coinvolge il 40% dei lavoratori nella pianta organica del Comune di Noto. <<Diceva Einstein – afferma il sindaco – non si può risolvere un problema con le stessa mentalità che lo ha generato, quella mentalità, che ha voluto a tutti i costi forzare la mano pur di raccogliere consensi e riconoscimenti. Non è tempo di proclami ma di seri e oculati interventi che devono vedere le forze in campo alleate per un unico e solo obiettivo: fare il massimo per ridare dignità ai lavoratori. Martedì 1/7/2014 è stata indetta una riunione riservata alle RSU aziendali, con la presenza dei delegati provinciali di ogni sigla sindacale, l’avvocato Di Giovanni, noto giuslavorista incaricato dall’amministrazione, il Segretario Generale del Comune e il capo dell’Avvocatura, per concordare le strategie da adottare; nulla sarà lasciata al caso>>.

Massima concentrazione sul personale da stabilizzare nuovamente, sospendendo ogni reclutamento esterno e nuovo assetto nell’organizzazione della macchina amministrativa: <<Nelle prossime settimane – conclude Bonfanti – si lavorerà sull’organizzazione della pianta organica, sospendendo ogni attività di reclutamento esterno, già prevista, e concentrando tutte le risorse finanziarie nella direzione di un nuovo programma di stabilizzazione, rispettoso delle leggi e soprattutto della dignità di ogni singolo lavoratore. Spero che presto si potrà trovare un nuovo equilibrio e questa vicenda possa essere ricordata come sintomatica di un processo evolutivo, specie nel pubblico impiego, che non potrà accettare mai più smagliature, superficialità, approssimazione>>.

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