Gazzetta del Mediterraneo

Noto, Bosco affonda il colpo: “Sconfitta una maggioranza presuntuosa ed arrogante”

Noto, Bosco affonda il colpo: “Sconfitta una maggioranza presuntuosa ed arrogante”
08 dicembre
16:34 2014

Noto – Dopo lo scivolone della maggioranza in occasione dell’ultimo consiglio comunale, Pippo Bosco, indipendente nella massima assise cittadina, vicino alle posizioni del Nuovo Centro Destra, approfondisce quanto accaduto. <<Alla incapacità di governare la città e la sua maggioranza consiliare, o presunta tale – dice Pippo Bosco – fanno seguito le bugie e le mistificazioni, addebitando ad altri i propri limiti e la propria inconsistenza politica. Il Sindaco Bonfanti deve spiegare alla città come mai tanti Consiglieri Comunali, Partiti e Movimenti politici cittadini che hanno contribuito, dalla prima ora, alla sua elezione lo hanno abbandonato. Deve spiegare come mai questa sua presunta maggioranza si regge sul consenso, chiaramente non a titolo gratuito, di qualche Consigliere eletto nelle file dell’opposizione>>.

Il consigliere Bosco approfondisce anche con riguardo all’atto deliberativo bocciato portato in consiglio comunale e afferente alle modifiche statutarie del consorzio universitario: <<Tengo a precisare che l’atto deliberativo relativo alle modifiche dello Statuto del CUMO non approvato dal Consiglio Comunale nulla aveva a che fare con l’interesse della città, anzi ne approvava le spese di gestione introducendo nuove figure professionali che, come tante altre cose, erano frutto di accordi sottobanco per ulteriori posti di sottogoverno. Ma, soprattutto, la sua mancata approvazione non blocca nessuno sviluppo che, peraltro, in città non si vede per niente stante la sempre più pesante crisi economica e sociale che attanaglia tutta la comunità netina spremuta da tante tasse e balzelli comunali e che assiste passivamente allo sperpero del pubblico denaro  in iniziative pseudo turistiche-culturali che nessun ritorno hanno nei confronti del tessuto economico-sociale della città, e nel conferimento di incarichi di sottogoverno retribuiti a persone che non hanno il minimo dei requisiti richiesti>>.

L’analisi di Bosco è senza appello: <<Nessuno ha cantato vittoria ma, certamente, abbiamo brindato alla sonora sconfitta di una maggioranza presuntuosa e arrogante che pensa di governare la città senza averne le qualità ed i numeri. Si abbia il coraggio di guardare con molta onestà la realtà in faccia: lo stato di bisogno dei cittadini che aumenta in modo preoccupante; la forte disoccupazione nel settore dell’edilizia e dell’artigianato; la crisi del commercio e delle professioni, anche le più qualificate e, soprattutto, la mancanza di una prospettiva occupazionale per i tanti giovani che, tragicamente, stanno pensando di abbandonare la città. Sulla base di queste considerazioni la smetta questa Amministrazione di fare come lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia e prenda atto che ha toccato il punto più basso della propria inconsistenza politica e ne tragga le conseguenze>>.

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1 Commento

  1. Giuseppe
    Giuseppe dicembre 08, 18:09

    Perchè non si scioglie il CUMO visto che è un vero spreco ? Questo problema da sottobanco portiamolo alla comprensione dei cittadini , chiarendo che l’Università di Messina ha un suo rettorato con il rispettivo Senato Accademico che per competenze autenticamente legittime non ha bisogno di nessun consorzio di supporto per l’attività accademica lontano dalla sede centralè .

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