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Noto, Cannazza di Forza Italia: “Noto è invasa da branchi di randagi pericolosi”. Le soluzioni? “Si faccia come ad Avola”

Noto, Cannazza di Forza Italia: “Noto è invasa da branchi di randagi pericolosi”. Le soluzioni? “Si faccia come ad Avola”
17 giugno
16:22 2014

Noto – Pone l’accento sul problema del randagismo l’esponente di Forza Italia, Giuseppe Cannazza. Al centro dell’analisi del componente del direttivo del partito fondato da Silvio Berlusconi l’azione dell’amministrazione comunale, individuando quali criticità la chiusura del rifugio di contrada Volpiglia. <<E’ inconcepibile – dice Cannazza, che in una città come la nostra Noto, centro prettamente a vocazione turistica, una amministrazione comunale non cerchi con ogni mezzo e  strumento di contrastare il fenomeno del randagismo, ormai dilagante nella nostro territorio. Noto risulta invasa da branchi di cani randagi, oltretutto pericolosi. E’ assurdo che l’amministrazione comunale abbia, peraltro, recentemente chiuso il rifugio di contrada Volpiglia,  l’unico idoneo a poter accogliere fino a venti cani i quali, dopo essere sterilizzati e microcippati dal servizio veterinario dell’Asp, venivano riammessi nel territorio.  Adesso cosa farà l’amministrazione per limitare l’esponenziale aumento del pericoloso fenomeno?>>. Tra le soluzioni poste da Cannazza c’è l’incentivo ai cittadino alla sterilizzazione dei randagi. L’esponente di Forza Italia elogia il sindaco di Avola, Luca Cannata, per i rimedi posti in essere nella sua città. <<In un’ottica di una opposizione costruttiva – continua Cannazza – Forza Italia Noto sente di dover dare dei consigli al Sindaco Bonfanti: previsione di tagli alla bolletta dei rifiuti per chi sterilizza gli animali, concedendo pertanto uno sgravio sulla Tares. La misura, continua l’esponente di Forza Italia, avrebbe l’obiettivo di combattere l’abbandono indiscriminato di cuccioli, i quali molto meno sfuggirebbero dal censimento comunale. Tale misura, ovviamente, permetterebbe nel tempo anche di abbassare notevolmente i costi per la gestione del fenomeno. Simili rimedi sono stati già adottati con successo dal vicino comune avolese, guidato dal sindaco Cannata, il quale, nella fattispecie di questione, a differenza del nostro, sta pensando ad un progetto per l’ampliamento del rifugio comunale, dimostrando, anche in questo frangente, eccellenti capacità risolutive.

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