Noto – E’ ancora botta e risposta tra il coordinatore di Forza Italia, Enzo Leone, e il segretario del circolo del Pd, Emanuele Della Luna. L’argomento è sempre quello spinoso della sanità nella zona sud della provincia e dell’ospedale “G. Trigona” di Noto.

“Della Luna e l’esponente dem Padua – dice Leone – hanno lunga memoria quando affermano che le condizioni critiche del nosocomio vennero determinate dal sindaco Accardo, nel lontano 2002, salvo poi dimenticare il cognome che il sottoscritto porta. Mi pregio di ricordare loro che il sindaco Raffaele Leone (ndr. padre di Enzo Leone) lasciò alla città di Noto una struttura con 11 reparti funzionanti. Padua e Della Luna dovrebbero impiegare le loro energie nello spiegare ai cittadini il tradimento delle promesse elettorali del 2011. All’epoca Bonfanti unitamente a Gennuso, Lombardo, Granata, Marziano e relativo codazzo, prometteva il potenziamento della struttura. Oggi il piano di rifunzionalizzazione sancisce la chiusura degli ultimi 4 reparti in favore dell’apertura di divisioni private. La chiusura del Trigona è una scelta politica che porta la firma di Crocetta, di Bonfanti e del Pd”.

La risposta del segretario del Pd non si è fatta attendere per un dibattito che è destinato ad essere ulteriormente alimentato: “L’ospedale Trigona non chiude, anzi stando alle nuove disposizioni in materia sanitaria il nostro nosocomio dovrà essere potenziato con l’aggiunta di nuovi reparti pubblici. Per quanto riguarda il comizio di chiusura del 2011, stia tranquillo non ci sono più quelle condizioni. Quelle condizioni non ci sono più perché nel frattempo grazie all’opera svolta dagli uomini del PD a livello regionale molte cose son cambiate. Gli ospedali Avola-Noto hanno cambiato nel frattempo denominazione e da ospedale unico sono diventati ospedali riuniti quindi autonomi l’uno dall’altro, questo farà si che nessuno dei due ospedali chiuderà i battenti”.

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