Gazzetta del Mediterraneo

Noto, ex precari del Comune, il consiglio vota la diffida al sindaco a revocare la procedura di stabilizzazione

Noto, ex precari del Comune, il consiglio vota la diffida al sindaco a revocare la procedura di stabilizzazione
24 luglio
19:23 2014

Noto – Il consiglio comunale di ieri è terminato con la votazione della diffida al sindaco dal revocare la procedura di stabilizzazione subordinando ogni atto deliberativo alle sentenze di appello del giudice del lavoro. Massima assise cittadina richiesta da nove consiglieri, di maggioranza e opposizione, che ha visto la presenza di un folto pubblico perché l’argomento trattato è stato quello della stabilizzazione degli ex precari del comune di Noto. I primi ad intervenire sono stati i firmatari della convocazione del consiglio con un’alternanza di toni accesi e pacati.

Tra gli interventi quello del consigliere Veneziano che ha ribadito la necessità di non far ritornare i lavoratori nel bacino del precariato mentre il consigliere Bosco ha accusato il sindaco di aver creato il problema perché a suo parere non andavano coinvolti tutti i lavoratori ma vicenda riguardava solo quattro. 10505557_10202675781631229_4221916289391511076_n 

Il sindaco Corrado Bonfanti ha parlato del dialogo avviato con sindacati, con i legali dei lavoratori e con gli stessi dipendenti del comune. Il primo cittadino ha detto che, in qualità di rappresentante dell’ente, ha dato mandato ai legali di presentare ricorso alla sentenza che annulla il processo di stabilizzazione degli ex articolisti e che bisogna attendere l’udienza fissata giorno 8 agosto, data in cui si celebrerà il processo di appello. Il sindaco Bonfanti ha anche parlato delle varie opzioni che è possibile percorrere per fare in modo che i lavoratori vengano salvaguardati.

10372535_10202675793511526_2041221699698262162_nI consiglieri Campisi e Frasca hanno chiesto di riaggiornare la seduta al 9 agosto, giorno dopo l’udienza d’appello. La proposta è stata però bocciata dal consiglio, sono infatti rimasti in aula in dodici, ovvero sette dei nove firmatari che hanno votato no e in cinque si. Si passa dunque a votare la proposta di diffida che raccoglie sette voti favorevoli, due contrari e tre astenuti. 

<<Il Consiglio ha perso un’occasione – ha detto il consigliere Campisi – per dare risposte utili ed efficaci ai lavoratori. La mozione approvata e’ oggi un atto svuotato di significato, anche alla luce delle risposte fornite dal sindaco. Altro errore in danno dei lavoratori quello di non aggiornare il Consiglio per il 9 agosto, giorno seguente all’udienza di 10532385_10202675787271370_4516991736976193417_nappello sulla sospensiva dell’esecutività della sentenza di primo grado. Sono certo che l’amministrazione saprà continuare a tutelare il sacrosanto diritto al lavoro di tutti, nei modi e forme di legge, a nulla essendo utili certi proclami privi di fondamento giuridico e dall’amaro sapore elettoralistico>>.

10494859_10202675776711106_8128641805785180142_nNon è della stessa opinione il consigliere Veneziano: << Il sindaco insiste con l’ipotesi di un nuovo piano di stabilizzazione per tutti i lavoratori ex contrattisti, da spalmare da qui ai prossimi due anni e quindi a conclusione del suo mandato. Tutto questo senza motivazione, avventurandosi nel campo delle ipotesi. Infatti in questo momento c’è una sentenza che riguarda solo 4 lavoratori e un ricorso in appello pendente. Instillare nei lavoratori la paura, per far passare la propria linea di ritorno al precariato, non serve alla risoluzione del problema ed indebolisce il ricorso stesso. Inoltre continua ad evocare il problema temporale, della scadenza perentoria del 30 settembre, dimenticando di dire però che la sentenza è stata notificata al comune il 26 maggio e che per quasi un mese è stata tenuta nel cassetto, tanto che il ricorso è stato depositato solo l’11 luglio . Il consiglio comunale, su proposta di 9 consiglieri comunali, ha votato una informale diffida, affinché il primo cittadino non assuma determinazioni di revoca prima del pronunciamento del giudice di appello>>.

Si ringrazia per le foto Paolo Interlando

 

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