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Noto, interrogazione di Vinciullo: “Perchè è stato impedito il finanziamento per l’avvio dei cantieri di servizio?”

Noto, interrogazione di Vinciullo: “Perchè è stato impedito il finanziamento per l’avvio dei cantieri di servizio?”
13 novembre
19:58 2014

Noto – Il deputato regionale del Nuovo Centro Destra, Vincenzo Vinciullo, ha presentato una interrogazione all’Ars riguardante i cantieri di servizio nel Comune di Noto e il loro mancato avvio. La regione non avendo finanziato i cantieri di servizi non ha messo in condizioni il comune di Noto di poterli avviare, nonostante la regolarità della documentazione. “In Provincia di Siracusa – ha chiesto Vinciullo –  su 21 Comuni facenti richiesta, risultano ad oggi finanziati, con l’ultimo decreto dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro dell’11.7.2014, esclusivamente 7 Comuni e più precisamente Siracusa, Augusta, Carlentini, Floridia, Solarino, Sortino e Palazzolo Acreide, per un totale di 694 cantieri e un importo di € 1.902.803,45; Valutato che nonostante tutti i Comuni della Provincia di Siracusa, nessuno escluso, abbiano già da tempo definito tutte le procedure di cui al Decreto Assessoriale e trasmesso i relativi atti e documenti necessari alla Regione Siciliana, ad oggi non sono stati messi nelle condizioni di avviare i Cantieri da parte della Regione stessa; Preso atto, infine, che il Comune di Noto non è fra quelli che ad oggi non hanno beneficiato della norma prevista dal Decreto Assessoriale 26 luglio 2013; si interrogano le lor signorie se non ritengono utile e necessario accertare le motivazioni che hanno impedito e continuano a impedire il finanziamento dei Cantieri di servizio nel comune di Noto, che ad oggi, quindi, non è stato messo nelle condizioni di poter operare e se non ritengono necessario e improcrastinabile procedere con l’urgenza del caso, all’immediato finanziamento di tutti i Cantieri di servizio ritenuti ammissibili, al fine di placare i malumori che aumentano tra i lavoratori, costretti ingiustamente ad aspettare e non vedere attuato pienamente l’azione che il Governo e l’ARS si erano posti per contenere le condizioni di povertà ed emarginazione sociale derivanti dal fenomeno della disoccupazione ed inoccupazione”.

 

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