Gazzetta del Mediterraneo

Noto, per Vinciullo nel piazzale di lido è necessario l’intervento della protezione civile

Noto, per Vinciullo nel piazzale di lido è necessario l’intervento della protezione civile
14 dicembre
15:36 2014

Noto – Per ripristinare il muro che sorregge il piazzale di lido di Noto e la spiaggia sottostante potrebbe intervenire la protezione civile. <<Nei giorni scorsi – ha detto Vinciullo – a causa dell’azione delle onde marine, il muro che sorregge il piazzale del Lido di Noto ha subito danni rilevanti, tanto che nel piazzale sovrastante si è aperta una voragine. Le onde hanno cancellato la spiaggia e danneggiato seriamente il muro per cui la Capitaneria di Porto è stata costretta a chiudere la spiaggia e il tratto di mare nei pressi della zona a rischio crollo. Il piazzale interessato verrà presto chiuso al traffico a causa di possibili infiltrazioni delle acque che mettono così a rischio la tenuta del manto stradale nei pressi del muro pericolante>>.

Il deputato regionale chiede l’utilizzo dei fondi europei per risistemare la piazza a lido di Noto: <<Essendo la zona interessata di competenza del Demanio della Provincia – ha detto Vinciullo – e per certi aspetti anche del Comune, credo che sia indispensabile che intervenga la Protezione Civile regionale in maniera tale che venga messa in sicurezza il muro di sostegno e soprattutto vengano posti a largo della costa dei frangiflutti in quanto il problema non può essere solo ed esclusivamente legato al consolidamento del muro ma alla difesa della costa del Lido di Noto, che negli ultimi anni si è assottigliato in maniera considerevole, tanto da permettere alle onde di raggiungere i muri di sostegno delle strade, ma anche di alcune case che sono anch’esse a rischio. Un interevento quindi complessivo, a tutela del lido tutto e che non può essere affidato al Comune o alla Provincia, i quali da soli non sono nelle condizioni di poter intervenire, perché occorrono diversi milioni di euro per risolvere definitivamente il problema. È evidente che la soluzione va trovata nell’utilizzo dei fondi PO FESR 2014-2020, in modo da risolvere definitivamente ed estirpare alla radice il problema>>.

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