Gazzetta del Mediterraneo

Pachino. Elezioni comunali, il ricorso al Tar è ufficiale. Ci sarebbero 730 voti “fantasma”

Pachino. Elezioni comunali, il ricorso al Tar è ufficiale. Ci sarebbero 730 voti “fantasma”
26 luglio
13:54 2014

Presentato al Tar di Catania il ricorso sulle elezioni comunali di Pachino. Tante sarebbero le anomalie. Lo hanno detto in conferenza stampa l’ex candidato alla carica di primo cittadino Nino Iacono, Salvatore Blundo,  leader della civica Rinascita, l’ex deputato regionale Pippo Gennuso. Presente alla conferenza stampa anche l’ex presidente del consiglio comunale Roberto Valerini.

(Nella foto da sx Gennuso, Iacono, Blundo e Valerini). Bisogna ricontare le schede e dunque i voti. Salvatore Blundo e Nino Iacono hanno depositato il ricorso al Tar per fare luce sugli scrutini delle elezioni comunali pachinesi che hanno visto trionfare l’attuale sindaco Roberto Bruno. Ci sarebbero, secondo quanto riferito in conferenza stampa, ben 730 voti in più rispetto ai reali votanti che si sono recati alle urne nell’ultima tornata elettorale.

Insomma dai calcoli fatti dal legale che ha presentato il ricorso per conto di Iacono e Blundo, l’avvocato Rubino di Palermo, i votanti sono risultati all’incirca 13.300 mentre i voti  espressi sia per il consiglio comunale che per il sindaco sarebbero 14.030. Errori formali o sostanziali? A questa domanda risponderanno, con tutta probabilità nel prossimo autunno, i giudici del tribunale amministrativo etneo.

Sarebbero dunque  730 i voti “fantasma” frutto, se confermato dal Tar, di errori commessi nelle operazioni di spoglio delle preferenze. “Il ricorso a nostro avviso è fondato – ha detto Nino Iacono – Ci sono 730 voti in più rispetto ai votanti reali. Per molto meno i giudici si sono espressi per far ripetere le elezioni comunali in alcune sezioni di Rosolini. Il nostro intento – ha aggiunto Iacono – non è quello di sovvertire la volontà popolare. Riconosciamo tutti la vittoria di Roberto Bruno vogliamo solo che venga accertata la verità per una questione di trasparenza e legalità”.

In effetti gli errori, se fossero confermati dal Tar, sarebbero  “pesanti”. E’ come dire che hanno votato 730 “fantasmi”, voti cioè venuti fuori dal “cilindro” degli errori commessi in fase di scrutinio. Il ché però potrebbe aver sovvertito  gli esiti elettorali. Anche perché la differenza di voti tra Iacono e Ferrara (quest’ultimo arrivato al ballottaggio), è di solo un centinaio di preferenze. Probabilmente si tratta di errori indotto dalla nuova legge elettorale che prevedeva l’effetto  “trascinamento” solo per le liste ma non per il sindaco per il quale invece era necessario il “voto confermativo”.

“Sia chiaro – ha detto ancora Iacono – che questo ricorso non è stato presentato contro qualcuno. E’ solo una questione di trasparenza e legalità due cavalli di battaglia dell’attuale sindaco Bruno che credo non possa non avallare le nostre posizioni perché noi miriamo solo a conoscere la verità”.

Secondo quanto esposto in conferenza stampa le anomalie sono state registrate in ben 22 sezioni, per 19 di essi si chiede il riconteggio mentre in 3 l’annullamento delle operazioni, tante sarebbero state le anomalie riscontrate.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Salvatore Blundo. “E’ una questione di trasparenza e legalità ci sono stati molti errori di calcolo che non possono non essere confermati dal Tar. Questo potrebbe significare un esito differente alle ultime comunali con Iacono al ballottaggio”.

Il Tar  si dovrebbe esprimere in autunno sulla questione in oggetto. Non è escluso che si possa tornare a votare in alcune sezioni.

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