Gazzetta del Mediterraneo

Da Pachino alla nazionale canadese:la straordinaria carriera di Enzo Mallia

Da Pachino alla nazionale canadese:la straordinaria carriera di Enzo Mallia
26 settembre
18:55 2014

Dai campetti di periferia pachinesi all’incarico di assistant coach nella nazionale juniores canadese fino al nuovo contratto a Toronto con la squadra dell’Università. Vi raccontiamo  la straordinaria avventura ( e carriera) di Enzo Mallia.

Una passione infinita, smisurata, per la pallavolo. Da qui parte la fantastica avventura del pachinese Enzo Mallia che ha trasformato una passione in lavoro,  il sogno che tutti hanno nel cassetto.  Fino a qualche anno fa calcava i campetti pachinesi di via Dello Stadio  tra una battuta in salto ed una schiacciata da laterale. Nel suo curriculum vanta qualche anno da giocatore tra la serie D e la C facendo la spola tra Pachino e Rosolini. Abbandonato il volley giocato Enzo Mallia, 26 anni, ha intrapreso la carriera di assistant coach. Una figura chiave nella pallavolo moderna che si occupa di strategia di gioco ed analisi della partita.  I risultati e le soddisfazioni per lui non sono tardati ad arrivare. Da assistant coach è partito dalla B1 a Modica per poi passare a Roma, nella squadra di Casal dei Pazzi, con la quale è riuscito a vincere diversi titoli. Qualche estate fa è stato anche assistant per la nazionale Slovena di Beach Volley.  

Ma la svolta nella carriera del giovane pachinese  è arrivata questa estate.  A chiamare il suo numero è stata la dirigenza della nazionale canadese juniores di volley, che lo ha voluto nello staff. Enzo Mallia non ci ha pensato due volte, fatti i bagagli è partito alla volta di El Salvador dove da scoutman ed assistant manager ha accompagnato la nazionale canadese juniores nel torneo Norceca valevole per la qualificazione ai campionati del mondo dell’anno prossimo.

“Si tratta di un torneo dove si scontrano le squadre nazionali dell’America del Nord, Centrale e Canada – dice Enzo Mallia -. Siamo arrivati in finale togliendoci la soddisfazione di battere nel turno precedente gli Usa per 3-2.   Praticamente abbiamo eliminato gli americani dopo anni che  ipotecavano il torneo. In finale – ha spiegato ancora – siamo stati battuti  dalla nazionale Cubana in un incontro tiratissimo. Però abbiamo ugualmente staccato il ticket qualificandoci ai campionati mondiali dell’anno prossimo. Una emozione indescrivibile”. Non nasconde la soddisfazione per il risultato Enzo Mallia che nonostante abbia già raggiunto il top ha ancora una carriera davanti avendo solo 26 anni. Chi gli diceva che la giovane età sarebbe stata  un ostacolo alla carriera di allenatore è stato in pratica platealmente smentito.

Quando si è animati da passione e si lavora con umiltà, sagacia, onestà e nel rispetto degli altri, i risultati prima o poi arrivano. Ed Enzo è uno di questi esempi. Tant’è che la sua fantastica avventura e la sua straordinaria carriera da assistant manager non termina qua. E si perché le capacità di Enzo Mallia  in questo ruolo chiave della pallavolo moderna non sono passate inosservate. Così il suo cellulare squilla per la seconda volta e per la seconda volta il  destino lo porta in Canada.   Enzo Mallia è oggi  fresco di contratto, per la stagione 2014-2015, con la squadra Femminile di Volley dell’Università di Toronto la  Varsity  Blues.

“Sono entusiasta di aggiungere Vincenzo al nostro team – ha detto Kristin Drakich ‘boss’ della Varsity Blues  – Siamo fortunati a poter  attingere dalla sua esperienza dando respiro internazionale al team”. Insomma una soddisfazione dietro l’altra per Enzo Mallia   “Sono felice di allenare all’Università di Toronto – ha detto il giovane coach – Per me è la prima esperienza in questa categoria che è il top del Canada. Mi piace l’impegno dei giocatori se riesco a mantenerlo per tutta la stagione faremo un ottimo campionato.  È un mondo completamente diverso rispetto alla pallavolo italiana -dice  ancora il 26enne pachinese  – sono lontano dalla mia famiglia e dalla mia ragazza, ma per noi sportivi sono patti a cui bisogna scendere se si crede in ciò che si fa e lo si vuole fare al meglio. Con l’Università di Toronto il nostro obbiettivo è fare meglio dell’anno scorso, quando hanno vinto la medaglia di bronzo.. Speriamo in un metallo più pregiato!”.In bocca al lupo per la tua fantastica carriera Enzo, figlio di una Pachino che eccelle nel mondo.

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