Gazzetta del Mediterraneo

Pachino. Scintille tra l’on Gennuso e il sindaco Bruno sugli stipendi

Pachino. Scintille tra l’on Gennuso e il sindaco Bruno sugli stipendi
31 ottobre
20:15 2014

Gennuso: “Mi sono interessato per gli stipendi”, Bruno: “Balle, le spara grosse”

Scambio di battute tra il deputato regionale del Mpa, neo eletto all’Ars,Pippo Gennuso ed il sindaco di Pachino Roberto Bruno. La querelle riguarda gli stipendi dei dipendenti comunali che non si vedono accreditati gli emolumenti dal mese di agosto scorso. Pippo Gennuso ha riferito di essersi interessato affinché il comune ottenga i trasferimenti regionali, una trimestralità per la precisione, in maniera che l’ente possa pagare i debiti con i ‘comunali’.   “Entro la prossima settimana verranno pagati gli stipendi ai dipendenti comunali – ha sentenziato l’on. Gennuso –  avevo promesso che mi sarei interessato alla vicenda  Ho avuto assicurazioni da parte dei funzionari degli assessorati alle Autonomie locali e del Bilancio, che tra mercoledì o giovedì al massimo, verranno trasferiti al Comune parte dei fondi che l’ente locale avanza”. Il parlamentare regionale non risparmia una frecciata velenosa nei confronti del sindaco: ” MI stupisce – dice Gennuso – il pressapochismo del sindaco  che dovrebbe stare dietro le porte degli assessorati a Palermo, facendo valere le proprie ragioni di fronte ad una situazione che è una vera emergenza sociale. Invece nulla di tutto questo. L’amministrazione comunale di Pachino, non riesce a governare la città”.

Ma a stretto giro di posta arriva la risposta del primo cittadino di Pachino che risponde pan per focaccia. “L’on.le Pippo Gennuso torna a spararle grosse e già di per se questo non sarebbe una novità – ha risposto il sindaco Bruno – Ma la gravità sta nel fatto che lo stesso è ottenebrato da manie di superpotenza millantando interventi mai avvenuti da parte sua nei confronti del governo regionale.  Sappia l’on. Gennuso – ha aggiunto il primo cittadino – che i tempi in cui i cittadini credevano alle sue favole è ormai finito! Le somme dei trasferimenti dalla Regione agli enti locali affluiscono, dopo il decreto di riparto delle stesse, a tutti i comuni siciliani, senza che occorra l’intervento di qualche onorevole regionale, che addirittura dovrebbe essere persino di opposizione”.  

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