Gazzetta del Mediterraneo

Primarie Pd, flop affluenza: meno di due milioni i votanti, nel 2007 furono 3 milioni e mezzo

Primarie Pd, flop affluenza: meno di due milioni i votanti, nel 2007 furono 3 milioni e mezzo
01 maggio
00:45 2017

Primarie Pd. Un partito che in 10 anni alle primarie ha visto una partecipazione quasi dimezzata: dai 3 milioni e mezzo di elettori del 2007 ai meno di 2 milioni di oggi.

Primarie Pd. E’ la quarta elezione del segretario nazionale del Partito Democratico ma a ben vedere c’è poco da ridere per il partito da poco riconsegnato nelle mani dell’ex premier Matteo Renzi. Un vero e proprio flop nelle affluenze di elettori se si pensa alle passate tornate elettorali. Un sintomo preciso e chiaro di disaffezione nei confronti del Pd. I dati sono chiari ed impietosi. Il 14 ottobre del 2007, anno di fondazione del partito  tant’è che si trattò di una sorta di costituente del principale movimento di centrosinistra,  parteciparono alle primarie oltre 3 milioni e 500 mila persone. In quella circostanza ad essere eletto  fu Walter Veltroni che venne scelto da 2 milioni 694 mila (75,82%) votanti.

Due anni dopo, per la precisione domenica 25 ottobre del 2009, Pier Luigi Bersani ebbe la meglio su Dario Franceschini in virtù di 1 milione 623 mila voti del primo e poco più di un milione di preferenze per il secondo.Terzo l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino accreditato di poco meno di 381 mila preferenze.  In quell’occasione l’affluenza fu poco più di  3 milioni e 100 mila persone.

La terza consultazione per l’elezione del segretario del maggior partito del centrosinistra si è tenuta domenica 8 dicembre 2013 a 4 anni dalle precendenti. A trionfare è Matteo Renzi assegnatario di quasi 1 milione e 900 mila voti. Renzi sbaraglia gli avversari Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati piazzatisi alle sue spalle. L’affluenza?  Circa 2 milioni 814 mila votanti.

Già nel 2013 si trattò di una brutta frenata per il Pd che rispetto al 2009 aveva visto calare l’affluenza ai seggi delle primarie di ben 300 mila persone un divario che diventa ancora più ampio se si pensa che rispetto al 2007 sono 700 mila gli elettori che decidono di non partecipare. Insomma una decrescita ‘felice’ stante alle dichiarazioni dei maggiori esponenti del Pd che si dichiarano estremamente soddisfatti della partecipazione delle primarie del 2017, cioè quelle odierne ed ultime in ordine di tempo, che hanno visto la partecipazione di meno di 2 milioni di votanti. Un partito che sembra perdere partecipazione per strada se si considera che dal 2007 ad oggi i votanti alle primarie del Pd sono stati quasi il 45 per cento in meno: si passa infatti dagli oltre 3 milioni e mezzo di votanti del 2007 ai meno di 2 milioni odierni.

 

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