Gazzetta del Mediterraneo

Nasce il comitato “Res Pubblica Sicilia”, Messina: “La nostra terra non è merce di scambio”

Nasce il comitato “Res Pubblica Sicilia”, Messina: “La nostra terra non è merce di scambio”
14 febbraio
18:49 2015

Noto – Nel giorno degli innamorati e dell’amore nasce il comitato “Res Pubblica Sicilia” . Il comitato unisce giovani e meno giovani, associazioni, professionisti e cittadini a partire dalla Sicilia Orientale dove già Alberto De Luca, David Migneco, Costanza Messina e altri lavorano da tempo coinvolgendo le province di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa.

E il giorno per la nascita di “Res Pubblica Sicilia” non è stato scelto a caso. «Abbiamo sempre concepito la politica come ‘atto d’amore’ e di servizio verso la nostra comunità e la nostra terra – dichiara Costanza Messina, promotrice del comitato – oltraggiata da più parti in ogni suo centro vitale, economico e sociale, e nella sua stessa dignità di popolo e di luogo a cui l’intero mondo occidentale deve il modello di civiltà in cui vive. Eppure più si va avanti nel tempo e con le promesse di miglioramento, più la Sicilia viene relegata ad un ruolo marginale sottraendole servizi, fondi e addirittura diritti (come si vorrebbe fare con la riforma costituzionale in corso) con il placet dei suoi stessi rappresentati politici nazionali e regionali e a discapito di cittadini che nulla hanno di meno rispetto a chi vive a Siena o Treviso, se non in termini di classe dirigente».

Per i promotori del comitato è arrivato il momento di porre fine al sistema clientelare che sta soffocando la Sicilia. «Le opportunità della Sicilia, che restano infinite, il suo patrimonio economico e culturale, la qualità della vita in questa Terra non sono alla mercé di nessuno – sostiene Costanza Messina – nemmeno del governatore, e non sono merce di scambio per chi usa la politica per fini personali perché appartengono al popolo siciliano, al quale la politica non sta riservando atti di amore ma di vessazione e rapina. “Res Pubblica Sicilia” vuole restituire le decisioni ai territori e alla nostra gente, fornire le informazioni e gli strumenti con cui compiere scelte mature e sostenibili, creare un luogo d’incontro e sviluppo per proposte politiche alternative al sistema clientelare, che sia espressione autentica delle realtà sociali».

I promotori del comitato hanno partecipato questa mattina alla mobilitazione popolare di Messina per “”difendere i rapporti tra lo Stretto / #il ferribottenonsitocca” contro contro il taglio del governo Renzi ai contributi per le Fs, che hanno abbandonato la Sicilia eliminando il traghettamento pubblico dei treni, violando la continuità territoriale e lasciando la popolazione delle due sponde senza servizi di base, intaccando i posti di lavoro e la stessa dignità isolana. «Presenteremo a breve proposte traversali sulle troppe emergenze regionali da discutere tutti insieme – aggiungono i promotori -, non a Palermo, centro del potere clientelare, ma nelle diverse città dove la gente vive, produce e oggi soffre. Siamo convinti di contribuire positivamente ad un rinnovamento del buon senso e dell’orgoglio di appartenenza che la “rivoluzione crocettiana” sbeffeggia sotto gli occhi di tutti».

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