Gazzetta del Mediterraneo

Pachino. Farieri va ai domiciliari, accolta la richiesta degli avvocati difensori

03 luglio
15:47 2014

Il giudice penale del Tribunale di Ragusa, ha disposto la liberazione di Lorenzo Farieri,  54 anni, di Pachino, sostituendo la misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari presso la propria residenza.

Il pachinese, venne tratto in arresto nel mese di Giugno del 2013, assieme al figlio Luigi, quando i carabinieri della Stazione di Pachino, rinvennero presso l’azienda agricola dei Farieri, posta in contrada Marza-Cirica, nel territorio di Ispica, una consistente piantagione di canapa indiana, ed anche una notevole quantità di infiorescenze già pronte per la commercializzazione ed una parte in fase di essiccazione all’interno di un locale essiccatoio in lamiera, per un peso complessivo totale di oltre 240 Kg. di sostanza stupefacente.

Le successive analisi di laboratorio accertavano che complessivamente il principio attivo della sostanza sequestrata era pari a 1,6 Kg, una enormità se si pensa che la dose massima detenibile si misura in milligrammi.

Il Giudice penale del Tribunale di Ragusa, ha accolto la richiesta di sostituzione della misura presentata dai difensori, Giuseppe Gurrieri e Carmela Manenti, ritenendo fondati i motivi dell’istanza che fanno leva sulla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la normativa sugli stupefacenti – la cosiddetta legge Giovanardi – che aveva abolito la differenziazione tra droghe leggere e droghe pesanti, reintroducendo così un regime sanzionatorio di favore che potrà trovare applicazione nel caso del Farieri, fermo restando la convinta richiesta di assoluzione che i difensori hanno presentato ai giudici della Corte di Appello di Catania e per la quale si attende ancora che questi fissino l’udienza.

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