Gazzetta del Mediterraneo

Portopalo, da novembre niente servizio di trasporto per gli studenti pendolari

Portopalo, da novembre niente servizio di trasporto per gli studenti pendolari
26 ottobre
09:45 2017

Difficoltà per le famiglie dei ragazzi che frequentano gli istituti superiori di Ispica e Pozzallo.

L’autunno nero dei servizi sociali a Portopalo. Refezione scolastica ferma al palo come l’assistenza tecnica per gli alunni disabili. L’ultima tegola è caduta metaforicamente sul capo degli studenti pendolari che da Portopalo si recano quotidianamente negli istituti superiori di Ispica e Pozzallo.

Da inizio novembre, l’impresa di autolinee private che ha garantito il servizio, al costo mensile di 75 euro per Ispica e 80 euro per Pozzallo, sospenderà le corse giornaliere in mancanza del bando di gara da parte del Comune di Portopalo per l’affidamento del servizio. Lorenzo Taccone, rappresentante dei genitori portopalesi degli studenti pendolari di Ispica, sintetizza la situazione alla luce delle ultime novità. “Abbiamo parlato con il responsabile della ditta di autolinee che ha fornito il servizio nel mese in corso. L’accordo, – afferma Taccone – preso verbalmente alla presenza dell’assessore ai servizi sociali e pubblica istruzione, Rossella Micieli, oggi al nord Italia per esigenze di lavoro, era che la ditta di autolinee avrebbe accettato di fornire il servizio, pagato in toto dai genitori, in attesa del bando di gara del Comune a cui avrebbe concorso. In questo mese le famiglie si sono accollate per intero la spesa, senza quel beneficio del 50% di cui hanno goduto nello scorso anno scolastico. Ieri c’è stato comunicato dal titolare della ditta di autolinee che, dato il mancato rispetto degli impegni presi dall’amministrazione comunale di pubblicare il bando di gara per il trasporto pubblico, il servizio verrà interrotto con enorme nocumento per le famiglie degli studenti di Portopalo”.

Quali le motivazioni di questo immobilismo? “Ad una precisa domanda, – aggiunge Lorenzo Taccone – sarebbe stato risposto al titolare della ditta di autobus che l’amministrazione non ha i fondi necessari e quindi non può provvedere al momento ad assicurare il trasporto pubblico per gli studenti pendolari”. Le famiglie si sono rivolte ad altre due ditte che hanno presentato dei preventivi di spesa molto più elevati rispetto a quanto pagato nel mese di ottobre.

“Stiamo pensando adesso di rivolgerci alla società di autolinee pubblica, l’Ast, per attivare gli abbonamenti per il mese prossimo. Come famiglie degli studenti pendolari ci sentiamo totalmente abbandonati dall’amministrazione comunale. – conclude Lorenzo Taccone – Constatiamo che il Comune è ridotto con le pezze nel sedere e non ha nemmeno i fondi per attivare il trasporto degli studenti pendolari. Una situazione mai verificatasi prima”.

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